Marginalizzazione sociale

L’inclusione sociale è il processo volto a migliorare le condizioni in cui individui e gruppi prendono parte alla società, migliorando le capacità, le opportunità e la dignità delle persone svantaggiate a causa di una loro condizione sociale e/o della loro stessa identità.
Il gruppo UNIVERS@LL è impegnato nella progettazione e realizzazione di attività in contesti di marginalizzazione e disagio culturale o sociale, per agevolare l'accesso alla cultura scientifica anche in contesti in cui questa è a volte trascurata, per diversi motivi.

La narrazione e lo storytelling sono molto efficaci nel facilitare l'integrazione, il dialogo e la condivisione di esperienze, nonché il coinvolgimento emotivo. 

D’altra parte, come mostrano diversi rapporti OCSE, le barriere linguistiche spesso spiegano alcune delle difficoltà di migranti di prima e seconda generazione e di persone con diversi background sociali a scuola. 

UNIVERS@LL è impegnato nello studio e nella progettazione di attività di educazione informale, esperienze pratiche e/o estetiche, creative e costruzioniste, come ad esempio laboratori hands on, sempre con una certa attenzione all’accoglienza e valorizzazione di diverse competenze linguistiche oltreché vissuti, storie, culture e saperi diversi.

Per quanto riguarda le attività in contesti di detenzione, usiamo anche spettacoli di planetario portatile, con l'obiettivo principale di utilizzare il cielo come possibile metafora di libertà per fornire stimoli, opportunità e dignità alle persone detenute.

Le principali attività svolte in questo contesto sono elencate di seguito.

Una persona in piedi mostra e spiega un'immagine a un gruppo di bambini e bambine seduti di fronte
Ragazzi e ragazze nel Punto Luce di Save the Children nel quartiere Zen di Palermo

Collaborazione con Save the Children

I progetti Touch Sky e Cosmic Pages, coordinati e sviluppati dal MAB (Musei Archivi Biblioteche), hanno portato alla realizzazione di una mostra virtuale dal titolo “Look up! Sfoglia il cielo con un dito”. A partire dai contenuti sviluppati per la mostra sono stati realizzati, in collaborazione con Save the Children Italia, sei laboratori didattici con l'obiettivo di raggiungere quella parte della popolazione che si trova in condizioni di maggiore fragilità sociale.
Queste attività si sono svolte in sette “Punti Luce”, spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città italiane, per offrire opportunità formative ed educative gratuite per la fascia d'età tra i 6 e i 17 anni. L’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 300 tra bambini, bambine, ragazze e ragazzi.

Attività nelle carceri

Il gruppo ha collaborato con gli istituti penitenziari in diverse città.
Tra le attività spiccano il progetto Apriti, cielo!, realizzato presso l’Istituto Penale Minorile di Quartucciu (Cagliari) e le iniziative svolte presso l’Istituto Penale per Minori di Milano.
Nel 2019, una delegazione INAF e IAU (International Astronomical Union) ha organizzato una visita presso la Casa Circondariale di Rebibbia, in occasione della quale sono state raccontate e dimostrate alcune delle attività parte della mostra "Inspiring Stars" della IAU.
Infine, nel 2023 è stata effettuata presso il carcere di Prato una visita con planetario che ha coinvolto un gruppo di detenuti della sezione maschile (di diverse età e in diversi regimi di detenzione). 

Foto di un tavolo pieno di materiale di scarto di vario tipo e mani che lavorano
Attività di tinkering organizzata nel 2020 all’interno dell'Istituto Minorile di Quartucciu, CA