DSA e BES

Molti studi psicopedagogici sostengono come gli approcci educativi costruttivisti, quelli centrati sulla persona, quelli cooperativi e quelli che coinvolgono “intelligenze multiple” sono molto efficaci per accogliere e coinvolgere persone con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), garantendo un elevato livello di equità nell’accesso alla cultura scientifica e alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). 

Gli approcci di apprendimento centrati sulla persona si concentrano sullo sviluppo completamente autonomo del potenziale cognitivo, sociale, esperienziale e creativo dello studente, che consente alle immagini e alle intuizioni personali di prendere forma ed evolversi attraverso l'azione, l'emozione, l'espressione, la rappresentazione iconica e simbolica, e i cento linguaggi con cui soprattutto bambini e bambine raccontano e spiegano sé stessi e il loro mondo.

Il gruppo UNIVERS@LL è impegnato nello studio, nella progettazione, sperimentazione, validazione e valutazione di attività che agevolino l'accesso di persone con BES e/o DSA.

Riportiamo nel seguito alcune delle attività svolte finora.

Una reazione a catena composta da una macchinina che, dopo aver scivolta lungo una pista, colpisce una serie di cd posti uno accanto all'altro in verticale, scatendando una caduta ad effetto domino
Una reazione a catena creata da uno studente della scuola Marella di Bologna

Reazioni a catena a distanza

Il progetto "Reazioni a catena a distanza" consiste in un'attività di tinkering proposta alle scuole primarie di Bologna durante il primo lockdown per la pandemia da covid-19, quando le scuole erano chiuse e bambini e bambine sperimentavano per la prima volta l'apprendimento a distanza. Il paper che descrive il progetto ha vinto il Best Paper Fablearn Italy 2020.

L'articolo che descrive il progetto ha vinto il Best Paper Fablearn Italy 2020.

"Blu e il cielo" e la CAA

La CAA (Comunicazione Alternativa Aumentativa) è un approccio che si propone di offrire una modalità alternativa a chi, per vari motivi, è escluso dalla comunicazione verbale e orale. Uno degli strumenti più noti della CAA è la scrittura in simboli, un sistema di comunicazione che si sta rivelando efficace non solo in presenza di BES (soprattutto in presenza di disturbi dello spettro autistico), ma anche in moti casi di difficoltà di comunicazione (per esempio per bambini e bambine stranieri che stanno imparando una nuova lingua) e come promozione alla lettura nella scuola dell’infanzia. 

La fase iniziale del progetto Blu e il cielo ha portato alla realizzazione di un ebook interattivo, multimediale, multidispositivo e inclusivo, che, oltre all’uso all’uso di caratteri ad alta leggibilità e alla lettura sincronizzata del testo con voce naturale, presenta per la prima volta la trascrizione del testo in caratteri alternativi aumentativi. In seguito è stato progettato un libretto, interamente scritto in CAA, sul tema della formazione stellare,attualmente in fase di produzione.

Il testo è scritto usando un simbolo semplice per ogni parola
Una pagina dell'ebook "Le avventure di Blu"
Due ragazzi e una ragazza sono seduti intorno a un tavolo e discutono del materiale posto loro di fronte
Ragazzi e ragazze al lavoro in un laboratorio organizzato per il VII Summer Camp "La mente in movimento".

Collaborazione con StepNet

L’associazione StepNet organizza dal 2015 il Summer Camp "La mente in movimento" per ragazzi e ragazze ad alto potenziale (gifted o plusdotati). Una settimana in cui le famiglie svolgono una serie di attività volte a favorire un'esperienza globale di stimolo a tutti i livelli: cognitivo, emotivo e relazionale, per supportare il riconoscimento e sviluppo di tutte le loro risorse.

INAF ha partecipato per la prima volta nel 2019. Dalla costituzione del gruppo UNIVERS@LL, quest’attività è stata riproposta nel Summer Camp del 2022 e 2023, durante i quali sono stati sviluppati attività e laboratori dedicati. 

Storie sociali in astronomia per persone con disturbi dello spettro autistico

Dal 2021, grazie alla collaborazione con il pedagogista Marco Pontis, l’INAF - Osservatorio Astronomico di Cagliari sperimenta l’uso delle storie sociali durante le visite alla sede.
Le Storie Sociali sono uno strumento ideato da Carol Gray nel 1991 per migliorare le abilità sociali delle persone con disturbi dello spettro autistico. Esse descrivono una situazione e forniscono modelli di ruolo appropriati, presentando le prospettive degli altri e suggerendo risposte adeguate alle circostanze presentate, seguendo uno schema e un linguaggio ben preciso. Possono essere strumenti estremamente utili per informare i bambini su ciò che possono aspettarsi e su ciò che ci si aspetta da loro, ad esempio durante i laboratori di astronomia o uno spettacolo al Planetario. Inoltre, aiutano a rassicurare la persona per cui sono stati scritti, sia dal punto di vista sociale che emotivo.